Harlem è un quartiere di Manhattan, limitato dalla 155esima strada a nord e dal fiume Harlem a est. Il limite occidentale di Harlem è il fiume Hudson. Nato come un piccolo insediamento olandese, nella prima metà del diciannovesimo secolo entrò definitivamente a far parte del territorio americano. Negli ultimi anni dell’Ottocento divenne il ritrovo di molti immigrati europei, specialmente italiani (nel 1900 se ne contavano 15 mila).

Dopo il 1900 i neri del sud, oppressi dalla segregazione razziale imposta dai Democratici, iniziarono una lenta fuga verso nord, attratti dall’industria bellica in perenne ricerca di manodopera a buon mercato. I posti di lavoro erano fra i peggiori, e la concorrenza con gli operai bianchi spietata. La concorrenza era anche residenziale, perché i neri si insediarono sempre più numerosi nei quartieri adiacenti a quelli abitati dagli immigrati di origine europea. Tutto ciò scatenò reazioni violente. Ci furono veri e propri pogrom antineri, scaturiti da vere e proprie “guerre di razza” (race riots): centinaia di neri furono assassinati e sepolti in fosse comuni.

All’inizio degli anni Venti nacquero i ghetti urbani. Come gli   immigrati europei, i neri costruirono comunità orgogliose della loro identità. Gruppi di imprenditori neri, inoltre, riuscirono ad impossessarsi di zone residenziali abitate da altri tramite spregiudicate speculazioni edilizie.

Fu così che Harlem divenne quello che oggi è il noto quartiere nero. Molti pensatori neri ne fecero il fulcro delle loro attività politiche, intellettuali e ricreazionali – non era difficile, infatti, assistere a un concerto di Louis Armstrong o di Duke Ellington.

Erano tutti giovanissimi e impegnati a creare la moderna cultura afroamericana. La loro impresa collettiva prese così il nome di Rinascimento di Harlem.

Oggi gran parte degli abitanti di Harlem è affetta da povertà e disoccupazione. La componente ispano-americana, immigrata in tempi recenti, ha contribuito alla formazione di una rete complessa di criminalità organizzata, che continua ad essere una fra le cause dell’arretratezza economica e culturale del quartiere, mentre le nuove vittime del razzismo sono le minoranze etniche.

Sotto l’amministrazione del sindaco Giuliani, tuttavia, ci sono stati dei miglioramenti: nel 2008 la percentuale di omicidi, stupri e rapine si è abbassata complessivamente del 70% circa.

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